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Diritti, procedure e tempistiche per far valere le proprie ragioni in caso di danno sanitario
Essere vittima di un errore medico o di una gestione sanitaria inadeguata può avere conseguenze gravi, sia sul piano fisico che psicologico. In questi casi, il paziente (o i familiari, se il danno è irreversibile o ha condotto al decesso) ha diritto a un risarcimento per malasanità. Ma quali sono i passaggi da seguire? Quali i requisiti necessari? E quanto tempo serve per ottenere giustizia?
In questa guida ti spieghiamo come richiedere il risarcimento per danni da malasanità, a chi rivolgersi e quali documenti sono indispensabili per avviare la procedura in modo corretto.
Requisiti per Avviare una Richiesta di Risarcimento
Per ottenere un risarcimento, è fondamentale dimostrare che il danno subito sia la conseguenza diretta di un errore sanitario. Non è sufficiente, infatti, aver avuto un’esperienza negativa durante una degenza o una visita medica: serve un nesso causale chiaro tra la condotta medica e il danno.
Ecco i tre elementi essenziali:
1. Prescrizione: tempi per agire legalmente
Il termine entro cui si può avviare un’azione risarcitoria dipende dal tipo di responsabilità:
10 anni: se il rapporto con il medico o la struttura è contrattuale (come nel caso di prestazioni sanitarie private o a pagamento).
5 anni: se si tratta di responsabilità extracontrattuale, ad esempio quando il danno è causato da un medico ospedaliero durante un servizio pubblico.
Il termine decorre dal momento in cui il danno diventa evidente, e non necessariamente dal giorno in cui si è verificato l’errore.
2. Documentazione medica completa
La raccolta di tutta la documentazione clinica è un passaggio imprescindibile. Referti, cartelle, diagnosi, esami strumentali, lettere di dimissioni: ogni elemento può rivelarsi determinante per costruire il caso.
È possibile richiedere una copia della cartella clinica alla struttura sanitaria coinvolta. Secondo la normativa europea, la prima copia deve essere gratuita e rilasciata entro 7 giorni lavorativi.
3. Danno concreto e dimostrabile
Il danno deve essere effettivo, documentabile e con un impatto significativo sulla salute o sulla qualità della vita. È inoltre necessario sottoporre la vicenda a una perizia medico-legale, il documento tecnico che analizza se vi sia stato effettivamente un errore e se tale errore abbia causato il danno.

Quali Danni Possono Essere Risarciti?
Il risarcimento può riguardare:
Danni fisici, da lesioni temporanee a invalidità permanenti causate da interventi errati, diagnosi sbagliate o infezioni ospedaliere.
Danni psicologici, come ansia, depressione o disturbi post-traumatici legati all’esperienza medica negativa.
Danni patrimoniali, ad esempio spese mediche non previste, perdita di reddito, necessità di assistenza continua.
Anche i familiari possono richiedere un risarcimento in caso di perdita del congiunto o grave compromissione del rapporto parentale.
Tempi per Ottenere un Risarcimento da Malasanità
Il tempo necessario per ottenere un risarcimento dipende dalla strada scelta:
Percorso stragiudiziale: può risolversi in 6-12 mesi, a seconda della disponibilità della struttura o dell’assicurazione a trattare e della completezza della documentazione.
Azione giudiziale: i tempi si allungano e possono arrivare anche a 2-4 anni, specie nei casi complessi o con molti soggetti coinvolti.
L’intervento di un legale esperto può accelerare l’iter, grazie alla corretta gestione della perizia medico-legale e della trattativa.
Come si Calcola il Risarcimento?
Il valore economico del risarcimento viene determinato tenendo conto di diversi fattori:
Grado di invalidità permanente o temporanea.
Età del paziente al momento del danno.
Impatto sulla vita lavorativa e personale.
Danno psicologico e morale.
In genere, si fa riferimento alle tabelle del Tribunale di Milano, che assegnano un valore per ogni punto percentuale di invalidità, modulabile in base alle circostanze individuali.
Come Richiedere un Risarcimento
1. Richiesta Stragiudiziale
È il primo passo: una diffida formale inviata alla struttura sanitaria o all’assicurazione per avviare la trattativa. Se si trova un accordo, il risarcimento può essere definito senza ricorrere al tribunale.
2. Mediazione
In alcuni casi, prima di andare in giudizio, è previsto un tentativo di mediazione obbligatoria. Si tratta di un incontro, condotto da un mediatore, tra le parti per cercare un accordo bonario.
3. Procedura Giudiziale
Se la fase stragiudiziale fallisce, si può avviare un processo civile per far valere i propri diritti. Questa via, sebbene più lunga, è spesso necessaria nei casi di negazione di responsabilità.
4. Assistenza Legale
Per affrontare correttamente l’intero iter, è indispensabile avere al proprio fianco un avvocato esperto in responsabilità medica, capace di coordinare anche le perizie medico-legali.
Come Lavoriamo: Il Nostro Approccio ai Casi di Malasanità
Ogni caso viene sottoposto a una doppia valutazione:
Analisi medica: con l’ausilio di specialisti e medici legali, si verifica se vi sia stata una violazione degli standard clinici.
Analisi giuridica: per valutare le possibilità concrete di ottenere un risarcimento e il percorso più adatto da seguire.
I documenti richiesti includono:
Cartelle cliniche e referti
Esami strumentali
Lettere di dimissioni
Fotografie di eventuali lesioni
Ricevute di spese mediche sostenute
